Con decorrenza 1° gennaio 2025, gli amministratori di società saranno obbligati a dotarsi di un domicilio digitale, ossia di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), da comunicare al Registro delle Imprese. Questa novità normativa è stata introdotta dall'articolo 1, comma 860, della Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024), che ha modificato l'articolo 5, comma 1, del Decreto-Legge 179/2012.
L'obbligo si applica a tutte le società che presenteranno domanda di prima iscrizione al Registro delle Imprese o che richiederanno modifiche relative all'organo amministrativo a partire dal 1° gennaio 2025. Questa estensione normativa si inserisce nel più ampio progetto di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, con l'obiettivo di garantire maggiore trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle comunicazioni ufficiali.
La PEC: uno strumento giuridicamente rilevante
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è uno strumento già largamente utilizzato in Italia, equiparato a una raccomandata con ricevuta di ritorno. Essa certifica sia l'invio che la consegna del messaggio, garantendo l'integrità del contenuto e la validità legale delle comunicazioni.
Già oggi l'uso della PEC è obbligatorio per:
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Le società costituite in forma societaria (art. 16, comma 6, DL 185/2008);
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Le imprese individuali iscritte al Registro delle Imprese o all'Albo delle Imprese Artigiane (art. 5, comma 1, DL 179/2012);
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I professionisti iscritti agli ordini professionali;
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Le pubbliche amministrazioni.
Con l'entrata in vigore della nuova norma, anche gli amministratori delle società saranno obbligati a dotarsi di una PEC personale. Questa scelta mira a garantire che ogni comunicazione destinata a un amministratore societario sia sicura, ufficiale e tracciabile.
A chi si applica l'obbligo?
L'obbligo di domicilio digitale riguarda:
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Gli amministratori di società di capitali e di persone;
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I soci amministratori di società semplici e in nome collettivo;
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Gli accomandatari delle società in accomandita semplice e in accomandita per azioni;
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I liquidatori nominati per le società in liquidazione;
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Gli amministratori giudiziari, quando agiscono come amministratori iure privatorum.
Nella società in accomandita semplice e in accomandita per azioni, l'obbligo riguarda esclusivamente gli accomandatari, mentre nelle società in nome collettivo e semplici, coinvolge tutti i soci amministratori.
Questioni aperte e criticità
Nonostante la norma rappresenti un passo avanti verso la digitalizzazione, vi sono ancora alcune incertezze interpretative:
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Quali amministratori sono coinvolti? È necessario chiarire se l'obbligo riguardi esclusivamente il presidente o il legale rappresentante, oppure tutti i membri del consiglio di amministrazione, inclusi quelli senza potere di rappresentanza.
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Applicazione retroattiva: Non è chiaro se l'obbligo di dotarsi di una PEC si estenda agli amministratori di società già esistenti o solo a quelli nominati dopo il 1° gennaio 2025.
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Gestione di PEC multiple: Gli amministratori di più società devono attivare un domicilio digitale distinto per ogni incarico? Questa possibile sovrapposizione potrebbe generare confusione nella gestione delle comunicazioni.
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Rischi tecnici: Si evidenzia il rischio di inefficienze derivanti dalla gestione della PEC, come caselle di posta piene, mancato rinnovo o malfunzionamenti, che potrebbero compromettere la validità delle comunicazioni.
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Sanzioni: Al momento, non sono state specificate sanzioni dirette per gli amministratori inadempienti, sebbene le pratiche carenti dell'indicazione del domicilio digitale verranno sospese fino alla regolarizzazione.
Un passo verso il futuro digitale
La finalità di questa normativa è condivisibile: favorire l'integrazione digitale tra imprese e Pubblica Amministrazione e migliorare l'efficienza delle comunicazioni ufficiali. Tuttavia, sarà fondamentale che il legislatore chiarisca i punti critici e fornisca indicazioni pratiche per garantire un'applicazione uniforme e funzionale della norma.
L'Unione Italiana Libere Professioni invita tutti gli associati a prepararsi per tempo, verificando la disponibilità di una PEC conforme e aggiornando le proprie informazioni presso il Registro delle Imprese. Per ulteriori informazioni e supporto, siamo a disposizione attraverso i nostri canali ufficiali.