14 e 15 ottobre 2022 due giorni di confronto sul tema “il Valore della Sostenibilità” è questo, il titolo del convegno ed incontro di studio che si è tenuto a Bologna. Sono 1300 i Commercialisti arrivati a Bologna da tutta Italia che hanno seguito attentamente i lavori di studio, approfondimento e di confronto. Solo un convegno? A parere di chi scrive no, si percepisce il modello di piattaforma d’ incontro e di piano di azione per condurre la categoria professionale su temi fondamentali di strategia aziendale, nell’ interesse dei Commercialisti Italiani per le opportunità di lavoro e nell’ interesse della collettività per i risultati raggiunti. Si esprime liberamente un pensiero sulla percezione della visione del Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti Italiani.
Il Presidente Elbano De Nuccio ha preso per mano l’intera categoria per condurla nel mondo della innovazione e della sostenibilità per creare valore per l’ intera collettività. Un discorso introduttivo a braccio, ma che evidenzia alte competenze ed il parere di chi scrive è la lettura di un discorso programmatico e di un vero piano di azione. Così si è espresso Presidente De Nuccio: “ L’orientamento normativo è quello di rendere applicabili, seppur con opportune semplificazioni e facilitazioni, le disposizioni della regolamentazione sulla sostenibilità anche alle “altre” imprese. Questo sia perché le PMI sono parte della filiera produttiva delle grandi società sia perché anch’esse hanno un impatto rilevante sulla comunità e sulla società. Del resto, le piccole e medie imprese, con cui noi commercialisti interagiamo quotidianamente, nell’EU-27 sono oltre 22 milioni (di cui 21 milioni di microimprese), pari al 99,8% del totale (valore che in Italia si attesta al 99%), e generano circa il 55% del valore aggiunto. Preparare le PMI al cambiamento – ha proseguito – significa non solo illustrare all’imprenditore quali siano i concreti benefici derivanti dall’adozione di comportamenti di sustainability management, ma anche facilitare il reperimento di risorse finanziarie per percorrere il sentiero della sostenibilità”.
“Per le imprese quotate e di grandi dimensioni – ha ricordato De Nuccio – la sostenibilità è già un obbligo. Spetta a noi commercialisti far capire alle imprese medie e piccole che oggi comportarsi sostenibilmente può fornire un vantaggio competitivo. La funzione di intermediazione del professionista tra impresa e settore creditizio sarà sempre più centrale, non tanto nella tradizionale modalità fiduciaria e di “garanzia” della solidità aziendale, bensì in una versione evoluta e moderna, fondata sulla consulenza tecnica idonea a rendere l’azienda riconoscibile rispetto alle iniziative di sostenibilità attuate affinché risultino compliant ai requisiti per raggiungere elevati rating ESG sempre più richiesti per ottenere linee di credito o accrescerne i massimali”.
Proprio sulle linee programmatiche di questo evento, l'identificazione di una maggiore e migliore qualificazione della categoria professionale, De Nuccio ha sottolineato:” le opportunità che si sviluppano per i commercialisti sul piano tecnico-professionale: “Saremo chiamati ad intervenire su reporting, assurance, finanza, per le grandi aziende e per le PMI, ma anche per gli enti del terzo settore e le pubbliche amministrazioni. Al piano delle attività tecnico-professionali si affianca però oggi anche un piano di attività volte al cambiamento culturale da coltivare e da fare maturare nelle aziende, negli enti, attraverso la consulenza strategica. La nostra sfida è quella di indicare, spiegare e favorire questo cambiamento culturale”. “Per questo”, ha concluso, “su questi temi il Consiglio nazionale metterà in campo un importante sforzo formativo per i suoi iscritti”.