Lunedì, 21 Aprile 2025 12:01

Un grande dolore Papa Francesco ci ha lasciato: il mondo saluta il “pontefice del popolo” In evidenza

 

Papa Francesco ci ha lasciato: il mondo saluta il “pontefice del popolo”

Un grande dolore

Papa Francesco ci ha lasciato: il mondo saluta il “pontefice del popolo”

di Antonio Uva

Roma, 21 aprile 2025 – Un grande dolore attraversa oggi la Chiesa e il mondo intero: la notizia che si temeva e che molti speravano di poter rimandare ancora è arrivata. Papa Francesco si è spento serenamente in Vaticano all’età di 88 anni. Con la sua scomparsa, termina un pontificato che ha segnato profondamente la storia contemporanea della Chiesa cattolica e della società globale. Il Signore dell'umiltà, il Papa degli ultimi, il Papa dell'umanità ha lasciato un grande vuoto nel mondo.

Nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Papa Francesco è stato il primo papa gesuita, il primo proveniente dal continente americano e il primo a scegliere il nome di Francesco, in onore del poverello di Assisi. E proprio nel segno della semplicità, della prossimità agli ultimi e della riforma spirituale, ha condotto il suo magistero, sin dall’indimenticabile "buonasera" pronunciato dalla loggia di San Pietro il 13 marzo 2013.

Durante i dodici anni del suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato sfide complesse, dentro e fuori le mura vaticane: la crisi degli abusi nella Chiesa, la necessità di una riforma profonda della Curia romana, le migrazioni globali, le guerre e le nuove povertà, la pandemia di Covid-19. Ma soprattutto ha cercato di restituire centralità al Vangelo come messaggio di misericordia, giustizia e pace. “Una Chiesa in uscita” è stata la sua visione, più pastorale che dottrinale, più orientata all’ascolto che alla condanna.

Ha stupito i potenti del mondo e commosso i semplici con i suoi gesti: lavando i piedi ai carcerati, visitando i campi profughi, richiamando i leader internazionali a una responsabilità etica sulle questioni ambientali e sociali. L’enciclica Laudato si’ resta un documento epocale sul tema dell’ecologia integrale, mentre Fratelli tutti è una bussola spirituale per un’umanità disorientata.

Il Papa che viaggiava “fino ai confini della terra” ha mostrato con coerenza che il messaggio cristiano non conosce barriere, né geografiche né culturali. Il dialogo interreligioso, la tenerezza come linguaggio ecclesiale, l’opzione preferenziale per i poveri sono stati i cardini del suo servizio.

Con la morte di Papa Francesco si chiude un’epoca che ha lasciato un’impronta indelebile nella Chiesa del terzo millennio. Il suo sorriso mite, la sua voce roca ma ferma, la sua instancabile richiesta di “pregare per me” resteranno nella memoria collettiva dei fedeli e dei non credenti.

Il mondo ora guarda al Conclave, ma anche al lascito di un uomo che ha provato, con coraggio e umiltà, a riportare la Chiesa vicino al cuore delle persone.

Requiescat in pace, Francesco. E grazie sempre!

 

 

 

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